La Storia

L’azienda è stata fondata da Agostino e Bice Parodi verso la fine degli anni sessanta con la sostituzione graduale delle coltivazioni di ortaggi e frutta, tipiche della piana ingauna, con piante di vite. Tale cambiamento fu dettato da una crescente richiesta di vino Pigato di qualità da parte della ristorazione più rinomata. Inizia così “un’avventura lavorativa” che partendo dalla tradizione sarà destinata a raggiungere nel tempo risultati all’inizio inaspettati.

Pippo e Bice sono stati pionieri nel far conoscere i vini liguri al di fuori della regione e sostenitori convinti della necessità di imboccare la via della qualità a scapito della quantità proprio per questo nel 2003 Bice e Pippo sono stati iscritti all’Albo dei Benemeriti della Cultura Gastronomica Mondiale da Slow Food con la dicitura: per la vita di lavoro sapiente e l’apporto insostituibile alla cultura materiale umana, affinchè se ne conosca la storia, esempio per le future generazioni

Luigi Veronelli, Carlin Petrini e Cesare Pillon, giornalisti e grandi conoscitori del mondo enologico, sono stati i loro anfitrioni ed hanno accompagnato tutta la vita vitivinicola dell’azienda.

L’attuale superfice produttiva è di poco più di 5 ettari ed è caratterizzata da terreni in prevalenza pianeggianti di natura sabbiosa/alluvionale, particolarmente adatti per ottenere vini delicati e profumati.

La Cantina

La cantina ha una capacità globale di 900 ettolitri; la vinificazione per il Pigato avviene sia con la criomacerazione che con la pressatura soffice, seguite dalla separazione del mosto dalle bucce e la fermentazione a temperatura controllata (17/18°C); per i vini Rossi (Rossese e Granaccia) si utilizza il metodo tradizionale della diraspatura con fermentazione sulle bucce e rottura ripetuta del cappello mediante rimontaggio e ossigenazione.

L’azienda in tutto il processo di vinificazione utilizza attrezzature in acciaio inox di recentissima introduzione, nonché metodologie e tecnologie aggiornate. L’affinamento avviene  in vinari di acciaio  a controllo termico e successivamente in bottiglia.

I quantitativi annualmente prodotti  oscillano tra le 60 mila e le 70 mila bottiglie. I nostri vini sono in prevalenza consumati sul mercato nazionale con qualche “visita” all’estero in particolare Usa, Australia e Giappone.

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